Gli indicatori di questo dominio sono tradizionalmente intesi come proxy del livello di malessere e d’invivibilità di un territorio, e pertanto fondamentali nella prospettiva della generatività proposta. Non può esserci capacità generativa dove esistono alti livelli d’illegalità e un senso diffuso d’insicurezza. Tuttavia, nel contesto attuale è bene affidarsi ai dati oggettivi, in quanto la percezione, influenzata anche da un utilizzo improprio del linguaggio, dalla strategia della paura e dal diffondersi delle fake news, rischia di distorcere pesantemente la realtà.
Ecco le province con il punteggio migliore...
Così il virus ha seguito lo smog – Contagi e decessi sono correlati a inquinamento e degrado ambientale dei territori. Le azioni per cambiare
in meglio
Territori generativi, perciò felici – Quando il proprio agire riesce a incidere sulla qualità della vita. Vince ancora il Nordest, Lodi e Brescia
scalano posizioni
Tsunami sugli artigiani del Nord – I primi effetti misurabili della pandemia sull’attività economica. Lo smart working più di una zattera di salvataggio
Il Ben-vivere? Nelle province del NordBolzano, Pordenone e Trento ancora in testa nella seconda edizione della nostra ricerca. Buon piazzamento dei centri medi, il Sud arranca
L’Italia oltre il Pil: in testa Bolzano e Trento. Avvenire con la Scuola di economia civile e il supporto di Federcasse ha compilato una graduatoria in base a vari indicatori di qualità della vita (di Francesco Riccardi)
...e quelle con il punteggio peggiore